Teledidattica

Teledidattica, che fare?

Un’analisi delle soluzioni realisticamente adottabili,
nell’emergenza attuale, all’interno dell’ecosistema CPIA

9 marzo 2020 – In questa pagina si forniscono alcuni spunti per attivare, in breve tempo, modalità di interazione tra i docenti e gli studenti attraverso l’utilizzo di strumenti informatici gratuiti e che non richiedono competenze avanzate.

Diversi sono gli strumenti disponibili, caratterizzati da differenti livelli di potenzialità e, parallelamente, di complessità.

Lo spettro varia da un utilizzo minimale degli strumenti più diffusi per la comunicazione di gruppo (Whatsapp) fino all’adozione di piattaforma dedicate: per es: Moodle, Google Suite for Education.

L’analisi presentata è suddivisa secondo i vari corsi attivati presso il CPIA 2AL, assumendo l’ipotesi che le competenze digitali degli studenti, e quindi la capacità di adottare strumenti più complessi, crescano con il livello dei corsi frequentati.

Anche le competenze digitali dei docenti probabilmente sono variabili, ma queste variazioni non sono state tenute in considerazione.

Si ritiene che l’adozione della teledidattica possa determinare una “perdita” di studenti per abbandono a causa della difficoltà di utilizzo degli strumenti. Tale perdita potenzialmente potrebbe verificarsi in percentuale maggiore nelle classi di alfabetizzazione rispetto al primo e secondo periodo. Per minimizzare il rischio si ritiene necessario adottare strumenti più semplici e di larga diffusione nelle classi di livello più basso.

NOTA: è attivo il gruppo “Teledidattica CPIA” su Telegram, dove vengono raccolte le informazioni su piattaforme, siti web ed esperienze sull’argomento.

Passiamo ora a descrivere in sintesi quali strumenti e metodologie adottare nei diversi corsi.

Corsi: A1.0 • A1 • A2

A causa delle ridotte competenze degli studenti l’unico strumento adottabile è Whatsapp, utilizzato dalla maggior parte delle persone .

Sarebbe preferibile l’utilizzo di Telegram (vedi la parte finale del documento) ma la maggior parte degli studenti non è in grado di installarlo.

Il dialogo docente-studenti può avvenire tramite la creazione di “gruppi”, all’interno dei quali il docente può inviare brevi video, documenti (solo pdf), eventualmente foto di documenti.

Anche link a video su youtube è probabile che vengano aperti dallo studente.

Meno probabile è la possibilità che vengano aperti (o utilizzati) link che rimandano a siti web.

Compiti: il docente può dare indicazioni su whatsapp (es: “leggere libro a pag. …”) oppure inviare foto di pagine di esercizi e chiedere agli studenti di fotografare l’esercizio dopo averlo svolto.

Presenza: possono essere assegnati crediti a chi invia al docente l’esercizio svolto.

Corsi: A2 • B1 • B2 • 200 ore

Adottando strumenti leggermente più complessi si rischia di perdere la partecipazione di una parte degli alunni A2 (quelli con minori competenze digitali).

A questo livello è possibile abbandonare Whatsapp e adottare Telegram (o integrarli).

Se qualche studente ha difficoltà nell’installazione è possibile inviare (o linkare da youtube) un video, magari nella lingua dello studente, con le istruzioni relative. Comunque la maggior parte degli studenti dovrebbe riuscirci.

Compiti: oltre alle modalità viste nella sezione precedente si possono utilizzare giochi didattici online (per es.: purposegames, classtools) e quiz online. Lo strumento sondaggio di Telegram permette di creare quiz e verificare le risposte date.

Presenza: possono essere assegnati crediti a chi invia al docente l’esercizio svolto.

Corsi: Medie • II Periodo

Geografia, Geostoria (II periodo), Scienze, Storia, Tecnologia, Diritto Commerciale (II periodo)

Utilizzare i canali Telegram per inviare:
– pdf (lezioni ed esercizi);
– video (eventualmente linkati da youtube);
– esercitazioni.

Italiano, Inglese, Francese

Come le materie precedenti, ma con la necessità di interagire maggiormente (in tempo reale) con gli studenti, mediante videoconferenze di Skype o Google Meet.

Esercitazioni mediante l’utilizzo dello strumento “sondaggio” di telegram, o dei moduli di Google (Google Forms).

Matematica

Come le materie precedenti, con interazione docente-studenti finalizzata ad approfondimento e chiarimenti relativi a concetti e tecniche di calcolo, più correzione esercizi.

Oltre all’invio di materiale didattico ed esercizi (pdf o immagini) si possono utilizzare i numerosi siti con esercizi matematici interattivi.

Informatica (II periodo)

Come le materie precedenti, con la necessità di interagire direttamente con il pc dello studente, per osservare l’attività dello stesso o per la risoluzione di eventuali problemi, mediante condivisione dello schermo.

Utilizzo di Skype in videoconferenza o TeamViewer in modalità individuale.

Compiti: i materiali per le esercitazioni possono essere inviati tramite i vari strumenti sopra citati; inoltre si possono utilizzare siti web dedicati.

Presenza: possono essere assegnati crediti a chi invia al docente l’esercizio eseguito, oppure a chi partecipa alle videoconferenze o a chat interattive.

Gli strumenti

Whatsapp

Il vantaggio di Whatsapp è l’ampia diffusione: viene utilizzato dalla maggior parte delle persone, anche da chi non è in grado di installare app sul proprio telefono.

Gli svantaggi sono diversi:

  • riempie la memoria di archiviazione del telefono, dato che quasi nessuno è in grado di fare manutenzione rimuovendo periodicamente i contenuti scaricati;
  • nessuna privacy: i partecipanti a un gruppo vedono i numeri di telefono di tutti gli altri;
  • i formati supportati per la trasmissione dei file sono pochi.

Telegram

I vantaggi di Telegram sono molteplici:

  • i file rimangono nel cloud anche se vengono cancellati dal telefono e possono essere scaricati nuovamente;
  • lo spazio disponibile è infinito;
  • si possono inviare file con dimensione fino a 1,5 Gb.
  • l’utilizzo dei “canali” invece dei “gruppi” permette il rispetto della privacy (non è necessario scambiarsi i numeri di telefono);
  • i video possono essere caricati direttamente nel canale telegram e quindi non è necessario utilizzare youtube;
  • Telegram è disponibile sia su mobile (smartphone e table) che su desktop (windows e apple) in modo sincronizzato (un file caricato sul telefono è visibile anche sul pc e viceversa).

Skype

Permette le videochiamate “uno a uno” e le videoconferenze. Nel primo caso può essere utilizzato dal docente rendendosi disponibile per un “ricevimento a distanza” in orari predeterminati. Nel secondo caso permette la creazione di una classe virtuale in tempo reale, in cui tutti i partecipanti interagiscono (resta da analizzare il problema della privacy, soprattutto per i minori).

Sito della scuola

È possibile creare una sezione nel sito della scuola in cui caricare i materiali didattici. Questi possono essere gli stessi che vengono inviati agli studenti mediante le app, oppure, una volta caricati i materiali sul sito, si potranno inviare agli studenti solo i link agli stessi.

Si sottolinea l’importanza di utilizzare solo materiali autoprodotti, oppure quelli scaricati dalla rete – se liberi da copyright – oppure brevi estratti di materiale protetto da diritto d’autore.

La sezione nel sito sarà suddivisa per corso e materia.

Sarebbe opportuno:

  • che i docenti di ogni materia lavorassero in gruppo nella creazione dei materiali, per ottimizzare il lavoro svolto e non creare “doppioni”;
  • raccogliere a fine anno i materiali didattici creati durante l’attuale emergenza, in modo da creare un archivio riutilizzabile nei prossimi anni scolastici.

Piattaforme “distance learning” (o fad: formazione a distanza)

Il MIUR nella pagina dedicata alla “Didattica a distanza” non mette a disposizione una piattaforma dedicata, ma fornisce indicazioni su piattaforme di terzi (Google e Microsoft) e altri strumenti disponibili online.

Si segnalano due soluzioni adottabili a breve:

  • utilizzare Google Suite for Education (Gsuite) e gli applicativi in essa contenuti in particolare Google Classroom e Google Meet;
  • nel caso Gsuite si rivelasse insufficiente nel soddisfare le esigenze del CPIA, si potrà acquistare su Aruba un sotto-dominio collegato a quello del sito edu.it, con Moodle preinstallato (lo stesso strumento open source adottato dal Barletti di Ovada. Il prezzo attuale è €19,99+IVA per il primo anno, €50,00 dal secondo anno).

Altre risorse:

Software consigliati

Xodo: uno strumento utile per la preparazione dei materiali didattici: un’app per leggere pdf che permette di salvare facilmente pagine singole (o gruppi di pagine) da pdf, inoltrando agli studenti solo la porzione di documento che interessa. https://www.xodo.com

OBS – Open Broadcaster Software : per registrare lo schermo del computer nella creazione di videolezioni. https://obsproject.com/download

OBS in versione portable (si può usare da chiavetta USB):
https://portableapps.com/apps/music_video/obs-studio-portable

PenAttention: evidenzia il cursore del mouse, utile durante la registrazione dello schermo
http://www.math.uaa.alaska.edu/~afkjm/PenAttention/download.html

Epic-Pen: per scrivere sullo schermo del computer, trasformandolo in una lavagna quando si fa didattica tramite video lezioni con screen capture. Versione per Windows. Esistono app simili su Android.
https://epic-pen.com/#download

Indicazioni sull’utilizzo di gruppi whatsapp/telegram (fonte CPIA 2 TO):

  • Solo gli insegnanti mandano video, nessuna immagine personale degli studenti.
  • Tutti cercano di collegarsi nell’orario normale di classe.
  • Gli insegnanti e/o educatori risponderanno prevalentemente in quell’orario ma non impediscono di scrivere anche in altri orari.
  • Gli insegnanti assegnano un compito, un tema di discussione e invitiamo gli studenti a scrivere sul quaderno o su un foglio e a inviare una foto di quanto fatto.
  • Nella strutturazione dei gruppi si potrebbe chiedere la collaborazione degli studenti al fine di renderli protagonisti, reperire i contatti, invitare i compagni alla partecipazione etc.

Riflessione: “… almeno per il momento, non si tratta di assegnare compiti o altro, ma di accompagnare i nostri studenti in questo periodo così difficile e ignoto”.